Fan Movie Review :SPAWN: THE RECALL

Interessante fan movie dedicato all’eroe oscuro di Todd McFarlane,gli effetti speciali digitali in alcuni punti sono poco convincenti,cosa comunque assolutamente scusabile vista la natura indipendente del progetto,ma la struttura e l’atmosfera che il corto riesce a generare sono decisamente riusciti ed avvolgenti,ottimo soprattutto l’effetto relativo al mantello vivente di Spawn,che sembra espandersi e contrarsi quasi come fosse liquido.

 

September Retrospective ep 1:Watamote

Visto che ormai siamo arrivati alla fine di settembre ho deciso di creare una serie di articoli per ripercorrere i manga che ho letto in questo periodo e gli anime che ho visto,ho deciso di iniziare da un titolo molto particolare e che si trova in una situazione piuttosto singolare,Watamote.

La particolarità di questa serie consiste nel fatto che nonostante la notevole popolarità sia dell’anime che del manga da cui è tratto in Italia,non è ancora stato fatto alcun tentativo per importarlo,cosa che mi ha costretto a vedere la serie con il doppiaggio inglese e leggere il manga(di cui parlerò a breve,tra l’altro)sempre in inglese.

Il motivo della popolarità della serie è ovviamente tutto da ricercare nella sua protagonista assoluta,Tomoko Kuroki,definita da molti come un personaggio in cui è estremamente facile identificarsi…e per ottime ragioni…

La serie,strutturata in 12 episodi standard(le serie di dodici episodi sono quelle commissionate da un network televisivo per coprire una delle stagioni televisive standard,gli anime con un numero di episodi dispari,di solito 13,invece sono concepiti in autonomia senza doversi adattare ai time slot)è una commedia episodica incentrata sui tentativi assolutamente fallimentari della nostra eroina di crearsi una vita sociale,nonostante non sia minimamente dotata delle pur basiche abilità sociali,cosa che la riporterà inevitabilmente a dover accettare il fallimento entro il finale dell’episodio,per poi provare nuovamente nella nuova puntata.

Dal punto di vista tecnico la serie è eccezionale,l’opening è diventata automaticamente una delle mie preferite di sempre e riesce a catturare perfettamente l’idea di disaggio e rabbia che cova sotto l’aspetto più parodistico e divertente della serie,mentre l’animazione si mantiene su livelli molto alti,con diverse scene incredibilmente creative,soprattutto per quanto riguardo la gestione dei dialoghi e le dissolvenze.

Per quanto riguarda la trama,mi sono trovato in diverso momenti a ridere per poi sentirmi in colpa…l’idea di creare una commedia interamente centrata sulle disgrazie della protagonista sicuramente non può essere l’ideale di tutti,e in alcuni momenti il tutto prende un piega triste e quasi tragica,ma nel complesso il tutto risulta piuttosto efficace e divertente,ma soprattutto per quella parte del pubblico che riesce a identificarsi con Tomoko…

è veniamo quindi al punto più importante della serie,Tomoko stessa,o meglio il modo in cui è utilizzata la protagonista,prima ho scritto che molte persone amano il personaggio perché riescono ad identificarsi in lei molto di più che con altri personaggi di altre serie,ma perché?

Tomoko è quasi letteralmente un personaggio senza qualità.

Non và particolarmente bene a scuola,non è particolarmente attraente,non sa come avere cura di se stessa e ogni azione più o meno accettabile che compie e quasi sempre controbilanciata da qualcosa di pessimo che compie nei confronti del fratello o della madre,o dalla tremenda gelosia che nutre nei confronti della sua migliore(ed unica)amica,Yuu Naruse.

e non è tutto.

Oltre a non avere sostanzialmente nessuna qualità particolare la povera Tomoko deve anche far fronte a una quantità infinità di inconvenienti ed equivoci di ogni tipo,in parte causati dalla sua generale negatività,ma in buona parte causati da un destino così costantemente avverso da risultare comicamente irrealistico…e sono questi due elementi combinati che rendono così facile identificarsi con la protagonista di Watamote,da un lato è letteralmente uno studente medio di liceo,senza particolari negatività ma anche senza particolari eccellenze ne segni distintivi particolari…e inoltre tra ciò che gli capita e ciò che combina di sua volontà possiamo annoverare praticamente tutto lo scibile delle sfortune umane possibili a quella età…nessuno(spero)a mai provato o fatto tutte queste cose insieme,ma quasi chiunque può vedere almeno una di queste cose e ricordarsi di come si sentiva al liceo quando l’ha vissuta sulla propria pelle…

Un fratello o una sorella che riesce ad avere una vita sociale molto più attiva senza all’apparenza neanche provarci?essere disposti a barare contro dei bambini pur di provare per una volta l’ebrezza di vincere qualcosa?invidiare un amico/a in segreto?credere di essere completamente invisibile agli occhi dei propri compagni di classe?queste sono solo alcune delle situazioni che vengono affrontate nel corso dei 12 episodi,e inevitabilmente ogni persona a quell’età ha dovuto affrontare una di queste situazioni…questa è la genialità della costruzione del personaggio principale di Watamote,un trucco incredibilmente semplice all’apparenza eppure incredibilmente complesso da mettere in pratica senza far risultare “falso” il personaggio…

Certo,và considerato che in definitiva la serie è in grado di trasmettere molto di più a un certo gruppo di persone,quelle che condividono più esperienze con Tomoko,e che quindi possono comprendere meglio le dinamiche della serie e immedesimarsi di più…in particolare,per quanta riguarda il mio caso specifico,trovo al serie incredibilmente divertente,ma parte di ciò è dovuto al fatto che sono riuscito a mettere una certa distanza tra il me “attuale” e il me “del liceo”…avessi visto questa serie ai tempi della scuola,probabilmente mi avrebbe ricordato talmente la realtà che vivevo tutti i giorni da deprimermi molto più che divertirmi…il che può essere un problema per alcuni spettatori…

In definitiva non credo possa essere considerata una seri per tutti,è un tipo di umorismo molto particolare,ma inviterei tutti a provare almeno i primi episodi,se si è sensibili al tipo di espedienti narrativi utilizzati e si è nel giusto stato mentale,la serie risulta divertente come poche cose al mondo,grazie a quel mix di divertimento puro e tristezza di fondo che pochi sanno trasmettere,se non si è sensibili a questo tipo di umorismo,la qualità delle musiche e dell’animazione rimane assolutamente sufficiente a giustificare la visione.

Purtroppo il punto debole della serie è la sua mancanza di sviluppo,a differenza di altre serie che fanno del mix di dramma e comicità il loro punto di forza,tra tutte la splendida Welcome to the NHK,di cui parlerò in futuro,il personaggio di Tomoko non ha alcuno sviluppo sostanziale nel corso della vicenda,e la presenza di un’unica stagione da la sensazione che il ritmo del tutto sia troppo accelerato per contenere il tutto in sole 12 puntate,alcuni rapporti e alcune sotto trame,come quelle sull’infanzia di Tomoko e  suo fratello Tomoki(genitori pieni di fantasia..),meriterebbero più spazio.

La cosa è particolarmente fastidiosa se si considera che il manga invece questi elementi li presenta tutti,e presenta anche una maggiore continuità tra gli eventi presentati,in particolare a partire dal secondo anno di liceo,con l’introduzione di diversi nuovi personaggi fondamentali per l’evoluzione della trama e un sostanziale cambiamento delle condizioni di Tomoko(ovviamente niente di troppo positivo…),il che mi fa sperare nella creazione di una seconda stagione,magari anche a distanza di anni dalla prima,come è successo recentemente per Attack On Titan,per inserire questi elementi e rimediare all’unica vera grande pecca della serie,la sua mancanza di evoluzione narrativa e dei personaggi…ma chissà…

Poi ci sarebbe da discutere sul caso dell’OAV rilasciato come una sorta di 13 episodio…ma sarà per un’altro giorno…

Link Utili per approfondire

Goodreads : https://www.goodreads.com/review/list/25820817-daken-howlett?shelf=manga

MAL : http://myanimelist.net/profile/Dakenfromvault1