Dylan Dog – Monologhi 1 – Dopo un lungo silenzio – Parte 1 – Le origini del male (1)

Sembra facile, certo, sono sicuro che, per molti, lo è pure, ma decisamente io non sono in questa categoria, decisamente no…io…io ci sono quasi morto, e non una volta sola, no…ma mi rendo conto che così non sto rispondendo alla domanda…scusatemi…è che è un’argomento decisamente difficile, non è una cosa di cui voglio parlare, in verità non vorrei neanche ricordarla…ma comunque, credo sia arrivato il momento di parlarne…

Non era la prima volta che ci cascavo, no…era già successo tanti anni prima…avevo perso una persona cara, so che sembra una storia generica e che tutti potrebbero dire di aver affrontato una situazione simile, magari anche peggiore, senza finire nelle mie condizioni, ma ragionare in questo senzo, in fin dei conti, non serve a nulla, io sono io, e le mie esperienze sono mie, non sono una statistica, sono un’essere umano.

Avevo perso una persona cara, come ti dicevo, in un modo estremamente tragico, non riuscivo a zittire una voce dentro di me, una vocina che continuava a dirmi che era tutta colpa mia, che sarei dovuto morire io al suo posto, che non meritavo di vivere perchè non ero riuscito a proteggere la persona che amavo, il senso di colpa del sopravvissuto, lo chiamano alcuni, in più c’era anche il dolore, un dolore acuto e costante che non mi lasciava mai, unito alla convinzione, o forse consapevolezza, che non sarei mai più stato felice, due cose che, unite, mi stavano completamente impedendo di vivere…ero disposto a tutto pur di farle smettere, anche se per poco, anche solo per un momento…e fu così che iniziò tutto.

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Cinemah presenta: Il Buio in Sala

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Cinemah presenta: Il Buio in SalaCinemah presenta: Il Buio in Sala by Leo Ortolani

My rating: 3 of 5 stars

Il riciclo scorre potente in questa raccolta…ormai va di gran moda raccogliere comics e vignette originate su blog sparsi per il web in lusuosi volumi da libreria, e la Bao lo sà bene,ma non sempre la cosa si rivela interessante…nel caso di questo volume,per esempio,a differenza di quanto accade con i volumi che raccolgono le storie originate sul blog di Zerocalcare,non abbiamo ne una soria grande da fare da cornice alle singole più piccole del volume,ne inediti di alcun tipo,ma solo tre introduzioni sinceramente pessime,una di Zerocalcare che continua a lamentarsi dovunque può che la gente non ama abbastanza il nuovo star wars(suppong sia passato al lato oscuro),una dell’onnipresente autore di ” a panda piace” e una di un certo fumettista che riesco a ricordare solo per aver portato Dylan Dog ai livelli storicamente più bassi possibile,dopo aver scritto per altro in una sua precedente serie che non avrebbe mai lavorato per una serie commerciale come Dylan Dog…già,sono passati tutti al lato oscuro..
OK,le tre pagine inedite fanno scifo,ma il resto?il resto è lo stsso contenuto che puoi leggere sul worldpress di Leo Ortolani,ma adesso incastonato in pagine blu brillanti sull’azzurrino che non mancheranno di accecarti in poco tempo…bello,no?
In realtà si,perchè lo stile di Ortolani è sempre molto curato,ed è un maestro della parodie,il suo sguardo satirico è oltretutto spesso una voce fuori dal coro,la voce di qualcuno che ha raggiunto un’età anagrafica e un livello di rispetto che gli permettono di parlare male di star wars 7 e dei film marvel sull’internet senza diventare il bersaglio di folle armate di torce e forconi(anche se Zerocalcare vuole ancora menargli per quella storia di star war,ma vabbè…)e solo per questo merita rispetto e leggere questo volume potra finalmente darvi una prospettiva diversa da quella imperante e straripante delle masse,che da diversi anni a questa parte stanno cercando in ogni modo di eliminare fisicamente qualunque varietà di prospettiva su prodotti di pop culture,non solo per quanto riguarda il cinema,il che non può non essere un bene…
Ma(e c’è sempre un ma)non tutte le recensioni sono ben riuscite ed alcune sono semplicemente delle singole vignette isolate,inoltre la mancanza di materiale inedito di valore e la scelta di pubblicare il tutto in azzurrino rendono l’esperienza non solo identica alla lettura del materiale gratis sul sito,ma addirittura peggiore della versione orignale.
Mi aspettavo sinceramente di più da questo volume,ma la qualità delle recensioni originali rimane alta,ed averle tutte a portata di mano in un solo volume è effettivamente comodo,ottimo per i fan di Ortolani,poco più di una curiosità per tutti gli altri…

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Mazinger Z 1

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Mazinger Z 1 de 3 (Mazinger Z, #1)Mazinger Z 1 de 3 by Go Nagai

My rating: 3 of 5 stars

Premesso che sono un grande fan di Go Nagai in generale e in particolare dei suoi super robot,devo ammettere di essere rimasto piuttosto sorpreso da questo volume,infatti esistono diverse versioni della serie originale di Mazinger(compresa una estremamente recente)ma questa è la versione originale,scritta prima di ogni altro robot dell’autore e prima dell’anime…
La natura di prototipo del manga è visibile sia nella diversa premessa del primo volume,che invece di mostrarci un eroe pronto a combattere le forze del male,ci mostra un ragazzo confuso,improvvisamente entrato in possesso di un potere enorme e indeciso se utilizzarlo per il bene dell’umanità o per distruggerla(dilemma morale che,una volta ottenuto un simile potere,dovrebbe effettivamente emergere,eppure questo argomento verrà raramente riutilizzato dall’autore,almeno in ambito robotico…)e soprattutto ancora incapace di utilizzare correttamente tale potere…
Anche Aphrodite,che fa la sua comparsa nella seconda metà del volume,è diversa nei dettagli dalla sua versione finale,anche se non troppo…
Nel complesso la storia del primo volume è sorprendentemente imprevedibile e unica,specialmente se paragonata all’infinita sequela di manga e anime robotici che seguiranno,ma ha alcuni problemi di ritmo e alcuni momenti troppo ingenui(come il modo istantaneo in cui Koji Kabuto viene perdonato dalle autorità pur avendo distrutto,involontariamente ma pur sempre distrutto,mezza Tokyo),ma nel complesso è una lettura piuttosto interessante per i fan del genere…

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LA GRANDIOSA DC COMICS -NapoliCOMICON 2016

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Me V Superman!

Oggi,Per inaugurare la 18 edizione del Napoli comicon(e cercare di ignorare quanto mi senta vecchio in questo momento sapendo di aver partecipato ad ogni singola edizione di una mostra ormai diventata maggiorenne…sigh…)mi sono recato alla mostra “La grandiosa DC Comics” allestita nella fantastica cornice del museo di villa Pignatelli (che,per inciso,andrebbe visitato anche al di fuori delle mostre dedicate al comicon…)

La mostra,pur essendo un po’ limitata,contiene numerose tavole originali relative ai diversi momenti storici dell’evoluzione della prima,inimitabile casa editrice di comics newyorkese,dai primi tentativi italiani di tradurre gli albi originali americani con nomi alterati(come Ciclone e nembo kid per quanto riguarda superman)fino alla rinascita anni ’80 con le grandi graphic novel di Miller e Moore,passando per l’esperienza Vertigo di Sandman,death,transmetropolitan e the swamp thing.

A completare il panorama della mostra ci sono dei memorabilia storici,diversi albi da collezione e alcune gigantografie(che qualcuno potrebbe aver deciso di usare come sfondo per delle foto ricordo…)

Nel complesso,una mostra molto interessante per i fan della grande DC,sia i lettori storici degli albi di superman e batman,sia per chi si sia avvicinato da poco a questo universo narrativo,magari grazie ai film di Nolan sul cavaliere oscuro o guardando i vari telefilm dell’universo televisivo DC,come Arrow w the Flash.

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Fan Movie Review :SPAWN: THE RECALL

Interessante fan movie dedicato all’eroe oscuro di Todd McFarlane,gli effetti speciali digitali in alcuni punti sono poco convincenti,cosa comunque assolutamente scusabile vista la natura indipendente del progetto,ma la struttura e l’atmosfera che il corto riesce a generare sono decisamente riusciti ed avvolgenti,ottimo soprattutto l’effetto relativo al mantello vivente di Spawn,che sembra espandersi e contrarsi quasi come fosse liquido.

 

Dragon Age Comics

Dragon Age Comics

il primo volume a fumetti di Dragon age è stato portato in italia,a differenza dei seguiti questa prima saga non ha per protagonisti personaggi presi dai videogame o dai romanzi(sigh),ma indaga a fondo sul rapporto tra maghi e templari con una saga tragica e piena di violenza psicologica più che fisica,se la serie continua così,le premesse per un prodotto ben sopra la qualità media dei game-comics c’è tutta!!