Subete ga F ni naru (すべてがFになる)(The Perfect Insider ) e l’arte di utilizzare piccoli dettagli per immergere lo spettatore nella storia(che praticamente nessun’altro anime usa)

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The Perfect Insider(traduzione “occidentale” del titolo originale,che tradotto letteralmente sarebbe “tutto diventerà F”…se sapete la relazione tra il titolo originale e la versione occidentale potete illuminarmi,perché io non ne ho trovata nessuna…)è una specie di miracolo quantistico nel mondo dell’animazione nipponica,perché,prima di tutto è unanime tratto da un libro,ma non la solita light novel ripiena di stereotipi presi di peso da manga vari,come word art online,no game no life,toradora o absolute duo(e potrei andare avanti per molto,molto tempo…)ma un romanzo vero e proprio,e,in secondo luogo,è una produzione di A1,le menti dietro fair tail,SAO e the Asterisk war,ma non è affatto un anime commerciale,bensì una serie estremamente celebrale e piena di lunghissimi dialoghi scritti in moto sorprendentemente intelligente,ed è anche formato da 11 episodi invece dei canonici 12…ma questa serie ha anche un’altra caratteristica unica nel panorama attuale dell’industria…

Avete mai notati che i dettagli che solitamente si usano in serie TV e film per coinvolgere maggiormente lo spettatore nel mondo in cui è ambientata la storia e renderlo più credibile e coerente non vengono praticamente utilizzati negli anime?

Per esempio in un film se si ambienta una scena in una città straniera o tra persone di una diversa nazionalità i dialoghi saranno nella lingua del luogo/dei personaggi con i sottotitoli,perché presentare un luogo e metterci dei personaggi che parlano una lingua straniera senza nessun motivo creerebbe una tipica situazione percepita come inrealistica e spezzerebbe l’immersione dello spettatore…ora pensate a quanti anime hanno scene ambientate in paesi stranieri,per esempio gli USA,o personaggi stranieri,e,senza alcun motivo apparente parlano tutti un perfetto giapponese o addirittura hanno nomi giapponesi…succede spesso,eh?

Bhè questa cosa è stata notata anche dal team che ha realizzato questa singolare serie e hanno deciso di eliminare a tutti i costi questo tipo di salti logici e,nella scena il cui il protagonista principale incontra una donna che ha vissuto tutta la vita in America…questa gli parla per tutto il tempo in inglese!!!

sembra una cosa banale,ma a mia memoria una cosa simile non era mai successa in una produzione televisiva,normalmente l’attenzione per le convenzioni cinematografiche sono utilizzate principalmente nei lungometraggi destinati al cinema o in serie gestite da animatori con un particolare background cinematografico,normalmente queste cose sono totalmente ignorate dagli studi di animazione,soprattutto nei prodotti degli studi particolarmente famosi per prodotti destinati al pubblico di massa…e questo è solo uno degli esempi dei piccoli dettagli inseriti nella serie che dimostrano la cura assolutamente sopra la media che A1 a dedicato a questa crime-fiction…ma questo è un’argomento per un’altro articolo…

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